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Nel portale “Fermo Mia” troverete tantissime peculiarità storiche della città di Fermo e di tutto il fermano, la Fermo artistica, la Fermo culturale, la Fermo storica, la Fermo nascosta, la Fermo che non si conosce.

a cura di Piero Evandri

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Montefalcone Appennino  -  Cenni storici

Montefalcone sorge sul ciglio di una rupe a 758 metri sul livello del mare nei contrafforti dell'Appennino, a 42 Km da Fermo. Il territorio colpisce per l'insolita estensione del panorama: dalla catena Appenninica fino all'Adriatico, dalla Maiella e Gran Sasso fino al monte Catria, tra i fiumi Tenna ed Aso che si svolgono ai suoi fianchi e con una suggestiva conformazione geologica che comprende ricche aree fossilifere. Le prime notizie scritte su Montefalcone risalgono al 930 d.C. e sono in un documento del Chronicon Farfense. Questo prova l'esistenza di una florida comunità montana: la Curtis Montis Falconis. Tuttavia le origini del paese sono molto più remote: i Baluardi che circondano le mura del castello e i Pozzi scavati per la conservazione delle acque avvalorano l'ipotesi di insediamenti umani in epoca pre-romana. Ritrovamenti in località Colle Luccio, di materiale laterizio, idoletti e oggetti di vario uso testimoniano l'esistenza di un edificio romano, forse dedicato a divinità pagane.

 

Maggiori notizie si hanno per il periodo a cavallo tra il XII e XIV sec., in cui Montefalcone visse il suo massimo splendore storico in coincidenza con l'appartenenza al feudo Farfense della vicina Santa Vittoria. Si deve ai monaci farfensi la costruzione di un fortilizio, l'istituzione di una scuola per i chierici e l'importante decisione, da parte dell'Abate Matteo, di conferire al paese la Libertà Comunale nel 1214.

 

Montefalcone come libero comune non ebbe vita facile nel medioevo e fu scenario di guerre e distruzioni, in quanto centro strategico, conteso tra lo Stato Fermano e quello Ascolano. Nel 1251 i Fermani occuparono il Castello e concessero ai Montefalconesi la cittadinanza fermana. La seconda metà del XIV sec. è caratterizzata dalla dominazione di Rinaldo, signore di Monteverde. Costui tiranneggiò talmente Fermo da meritare il nome di secondo Nerone e attirarsi l'odio di tutti i Fermani che nel 1380 lo fecero cadere e lo inseguirono ed assediarono nel Castello di Montefalcone, dove il tiranno credeva di essere al sicuro. Venne catturato alcuni mesi più tardi, ricondotto a Fermo e fatto entrare in città per Porta San Giuliano cavalcando un cavallo a ritroso e portando in capo una corona di spine. Venne decapitato in Piazza San Martino. Nel XV sec. Montefalcone fu dominato dalla famiglia Orsini e nel 1572, con lo smembramento del Presidiato Farfense ad opera di Gregorio XIII, fu donato alla Diocesi di Fermo. Fino all'unità d'Italia Montefalcone fa parte dello Stato della Santa Sede e della Provincia Fermana.

Da vedere e visitare

 

Chiesa della Madonna delle Scalelle

La chiesa, costruita nel 1300 intorno ad una preesistente edicola contenente l'affresco della Vergine, è il primo segno della presenza cristiana a Montefalcone. Al suo interno il visitatore ha la possibilità di ammirare gli affreschi della Vergine del Divino Amore (sec.  XIV), del Re Davide (Sec. XVI) ed un'acquasantiera (Sec. XVI).

 

Chiesa di San Pietro in Penne

Il visitatore può notare le particolari linee gotiche della facciata e la sobria struttura delle linee romaniche del suo campanile. Al suo interno troviamo un fonte battesimale del '600.

 

Chiesa di San Michele

Venne costruita negli anni che vanno dal 1821 al 1824, architettonicamente impostata a forma di croce, denota uno stile romanico alquanto semplice ed essenziale.

 

Chiesa di Sant' Antonio

Costruita per volere dei Principi Orsini nel '600 è oggi dedicata al culto di Sant'Antonio da Padova.

 

Convento Francescano e chiesa di San Giovanni Battista

Questo antichissimo monastero, in origine dedicato a "San Giovanni in Selva" e citato nel Chronicon Farfense, fu direttamente acquistato nell'anno 1223 da San Francesco.

 

La Rocca

La fortificazione, attribuita ai Farfensi come torre a guardia del territorio, venne successivamente fortificata dai Fermani nel Sec. XIII.

 

Loggetta cinquecentesca

L'ambiente oggi inserito in una struttura abitativa, doveva in origine corrispondere ad un edificio monacale con pozzo, contornato da arcate e loggetta. Ospitava sicuramente l'antica scuola Farfense.

 

Palazzo Felici - sede del CEA (Centro di Educazione Ambientale)

Edificio del 1615, oggi sede del CEA (Centro di Educazione Ambientale). La struttura molto interessante sotto il profilo architettonico e per la presenza di affreschi al suo interno, è collegata al "Giardino Tronelli" che comprende un ampio spazio per pranzi al sacco, una serra con piante grasse e un giardino panoramico (detto "Giardino Pensile"), sistemato proprio sulla rupe sulla quale poggia il Paese.

 

Polo Museale “palazzo Felici”

Il polo è costituito da tre strutture museali: Museo dei Fossili, Museo dei Minerali, Museo dell’Alemanno.

 

Polittico di Pietro Alamanno

Opera che rientra negli itinerari del Museo Diffuso promosso dalla Regione Marche.

 

Traforo del valico delle Scalelle

L'opera quasi unica nel suo genere, escludendo il Traforo del Furlo, venne realizzata interamente a punta di scalpello tra il 1832 ed il 1837. Il progetto fu realizzato allo scopo di completare la strada Appennina che in quell'epoca era assolutamente necessaria per il collegamento della provincia di Fermo con quella di Ascoli Piceno. Il traforo ha una lunghezza pari a 47 metri per una altezza di 6 metri.

 

 

» Escursione naturalistica alla Fessa di Montefalcone Appennino

 

Si ringrazia l'amministrazione comunale di Montefalcone Appennino per la concessione del materiale e l'apporto fornito
alla realizzazione delle pagine.

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