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  Monsampietro Morico

“Fermo Mia” il primo portale D.o.c.
di Fermo e del territorio fermano.

 

Nel portale “Fermo Mia” troverete tantissime peculiarità storiche della città di Fermo e di tutto il fermano, la Fermo artistica, la Fermo culturale, la Fermo storica, la Fermo nascosta, la Fermo che non si conosce.

a cura di Piero Evandri

territorio del fermano

Monsampietro Morico

Monsampietro Morico   »    Quiete e silenzio millenario

Monsampietro Morico

Da approfonditi studi fatti, si evince che Monsampietro Morico, Sant'Elpidio Morico e Monte Rinaldo Morico furono fondati, o meglio ri-fondati in pieno medioevo, intorno al 1071, da un certo Maugero Melo (o Malugero Melo), che quasi sicuramente era il figlio di Drogone (Di Melfi), signore normanno della Puglia. In seguito ad aspre lotte per il potere (Roberto il Guiscardo, fratello di Drogone, aveva usurpato il potere dei nipoti nel governo della Puglia) Maugero Melo o meglio Ermanno Manuzzello venne allontanato dalla Puglia e si trasferì nel fermano, dove in età adulta fondò o meglio ri-fondò, ri-pristinò i tre comuni di Monsampietro Morico, Sant'Elpidio Morico e Monte Rinaldo Morico. Sembra che Malugero Melo avesse sposato una certa Morica (ma non ci sono prove di ciò) e che da essa avesse avuto tre figli (Rinaldo, Pietro ed Elpidio che ereditarono i tre castelli alla morte del padre) ai quali la madre dette il nome, ovverosia il "cognome". Oltre al fatto che non ci sono prove della esistenza di una moglie Morica, lo studio della pianta "storica" dell'attuale Monsampietro Morico testimonia che viene da molto più lontano del 1071. Monsampietro Morico e tutti i centri con toponimo o componente di toponimo in "mor" (cfr. lat. MUREX-MURICIS, nel suo valore di "cosa fatta a punta") mostrano una pianta di fondazione a forma di cuneo, ovvero sia di triangolo (triangolo rettangolo) con un angolo fortemente acuto, dimostrando così un'origine piceno-italica. Di Monsampietro Morico è ancora riconoscibile la "punta" del triangolo all'ingresso est del paese. Gli altri angoli (di cui uno retto) sono ricostruibili nella parte ovest dell'incasato.

Il borgo rifondato da Malugero Melo, nel 1371 si sottomise volontariamente a Fermo, di cui seguì le vicissitudini storiche fino al periodo napoleonico.

 

Al centro del paese è ancora possibile vedere il castello merlato risalente al 1071 e completamente rifatto nel 1400. E' visitabile la torre, eretta a difesa della porta romanica sottostante, edificata in pietra con conci perfettamente squadrati. La torre era circondata, sulla sommità, da un aggetto che favoriva il tiro piombante.

Nel cimitero del paese c'è la chiesetta romanica di San Paolo che ha subito interventi di gusto gotico e rinascimentale.

 

Sant'Elpidio Morico

Per lungo tempo si è creduto che Sant'Elpidio Morico fosse il nome vero dell'attuale Sant'Elpidio Morico e che San Lupidiucciu fosse il nome volgar popolare dello stesso incasato. In realtà dallo studio di due epigrafi (una sita in un fabbricato del centro storico dell'attuale Sant'Elpidio Morico che parla di San Lopidiuccio e un'altra proveniente dalla chiesa di Sant'Elpidio Abate che parla di Sant'Elpidio) e di una croce astile proveniente anch'essa dall'ex chiesa parrocchiale di Sant'Elpidio Abate si capisce che l'attuale Sant'Elpidio Morico è San Lupidiucciu e l'originale Sant'Elpidio Morico è ricostruibile nelle sue linee di pianta nella contrada poco a nord di Sant'Elpidio Morico, contrada non a caso chiamata Portella (dalla presenza ricostruibile di due portelle con la loro porta maggiore che parrebbe posta in un angolo rientrante).

La pianta dell'originale San Lupidiucciu, a conferma di quanto detto finora, non ha la forma a cuneo, ma a quadrilatero. Già nell'antichità era posto nei pressi di un importante snodo viario e spiccava come centro dedito all'attività artigiana della ceramica e della terra cotta.

 

Dell'antico incasato medioevale, impostato su base piceno-romana, oggi restano ampie porzioni di mura nella parte sud e ovest. Nel settore ovest del castello, come nella parte sud-est dell'incasato, affiorano conci, laterizi e frammenti ceramici sicuramente romani. Risulta ben conservato il complesso edificio del palazzo signorile, col suo ampio cortile e con i suoi annessi funzionali (cisterna, granaio e cantina) che palesavano parti tre-quattrocentesche. Ci sono inoltre due interessanti iscrizioni, riguardanti la cisterna; in una è sottointeso nell'altra è completamente eraso il nome di chi ne volle la costruzione (sicuramente perchè il personaggio in questione era stato sospeso a divinis), ma la cittadinanza si sentì in dovere di ricordarlo come proprio benefattore e di seppellirlo, quasi certamente, subito al di fuori della chiesa di Sant'Elpidio Abate, dove fino a pochi anni fa era collocato un leone in pietra che oggi si trova nella chiesa di San Michele Arcangelo.

Da vedere e visitare

 

Archivio Storico del comune di Monsampietro Morico

 

Trittico Crivellesco (Carlo Crivelli - 1400) conservato presso il Municipio.

 

Il Castello Merlato

Risalente all'anno 1071 è possibile ammirare al centro del paese la struttura castellana che fu completamente ricostruita nel 1400. Interessante dell'antica struttura difensiva la torre costruita in conci perfettamente squadrati.

 

Parrocchiale di San Pietro e Sant’Antonio Abate

Chiesa originariamente dedicata a San Pietro e San Paolo - XVII° secolo.

Situata nella piazza centrale del paese, al suo interno si possono ammirare stupendi reliquiari, opere pittoriche, sculture di pregio ed inoltre un organo di particolare valore storico.

 

Chiesa di San Paolo

Chiesa cimiteriale risalente alla seconda metà del XI° secolo. La struttura è costruita in pietra arenaria e poggia sui resti di un vecchio edificio romano. L'edificio di stile romanico presenta una facciata neoclassica, i fianchi e l'abside semicircolare mostrano decori composti da lesene ed archetti. Al suo interno troviamo una navata unica coperta da una volta a botte.

 

Chiesa di San Michele Arcangelo

Caratterizzata da due torri identiche, la chiesa, situata nella frazione di Sant'Elpidio Morico, risalente al XVII° secolo, al suo interno conserva un pregevolissimo trittico con lunetta di Vittore Crivelli (1496) “Madonna con il Bambino, S. Antonio da Padova, S. Rocco e S. Lucia” cui furono aggiunte quattro immagini nel ‘600.

 

Chiesa di San Francesco

Conserva al suo interno dipinti su tela del XVI° secolo ed un affresco sopra l’altare centrale raffigurante la “Madonna della Misericordia”, pregevole opera di un pittore del ‘400.

 

 

PERSONAGGI ILLUSTRI

 

Al momento non ci sono schede di riferimento.

 

 

MANIFESTAZIONI

 

Fiere annuali - 1 maggio - 16 luglio

Festa del Patrono San Pietro Apostolo - 29 Giugno - con sagra della polenta e salsiccia.

Sagra della tagliatella con la papera - Mese di Luglio.

Sagra dello spiedino - (Sant'Elpidio Morico) ultima domenica di agosto.

Rassegna Cori Polifonici - (Sant'Elpidio Morico) ultima domenica di settembre.

Mostra e concorso di presepi - Dal 24 dicembre al 6 gennaio.

 

 

Tipicità

Al momento non vi sono schede di riferimento.

 

Monsampietro Morico è famoso per le sagre gastronomiche dei piatti della sua tradizione.

E' inoltre un paese ancora a misura d'uomo che offre quiete e tranquillità a chi le ricerca.

 

 

Si ringrazia l'amministrazione comunale di Monsampietro Morico per la concessione del materiale e l'apporto fornito
alla realizzazione delle pagine.

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