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  M.V.Corrado

“Fermo Mia” il primo portale D.o.c.
di Fermo e del territorio fermano.

 

Nel portale “Fermo Mia” troverete tantissime peculiarità storiche della città di Fermo e di tutto il fermano, la Fermo artistica, la Fermo culturale, la Fermo storica, la Fermo nascosta, la Fermo che non si conosce.

a cura di Piero Evandri

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Monte Vidon Corrado

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Monte Vidon Corrado   »    Il paese dell'artista Osvaldo Licini

Monte Vidon Corrado

Incantevole borgo dell’antico Stato di Fermo, posizionato a metri 429 s.l.m, Monte Vidon Corrado conserva quasi intatta la struttura architettonica di castello medievale,la cui cinta muraria ad andamento circolare presenta ancora oggi residui di due torri rompitratta trecenteschi.

 

Sebbene non si conoscano reperti archeologici risalenti all’epoca preromana rinvenuti nel suo territorio, la contiguità con il territorio di Falerone (Falerio Picenus) ci lascia pensare che anche sulle colline di Monte Vidon Corrado vi fossero insediamenti rimandanti al terzo secolo a.C., quando il Piceno entra nella sfera di influenza di Roma.

 

Nel medioevo il Castello di Guidone, poi di Corrado (da cui il toponimo Monte Guidon Corrado divenuto poi Monte Vidon Corrado) compare insieme ad un gruppo di castelli, Falerone, Massa, Montappone, Francavilla, Monteverde sulla sinistra del fiume Tenna e Gualdo, Penna San Giovanni, Monte San Martino, Smerillo, Servigliano sulla destra del fiume, che si evidenziano insieme ad altri dell’area fermano-maceratese per caratteristiche e tipologie comuni.

Essi compongono un insieme fortificato militare-feudale alquanto ricco e profondamente unitario. Questi castelli sono posseduti dai Signori laici, tutti discendenti da un unico ceppo di stirpe longobarda o normanna.

Uniti da profondi legami parentali, amalgamati da medesime tradizioni e forme legislative, guidati ed orientati da un’ideologia feudale comune di guerrieri, questi Signori delineano chiaramente la prosapia nobiliare di Fermo.

Riuscendo a destreggiarsi abilmente tra le due autorità supreme; la Chiesa e l’Impero e potendo disporre di cospicue ricchezze, mantengono quasi integro il loro potere fino alla fine del medioevo.

 

Per quanto riguarda il Castello di Monte Vidon Corrado, lo troviamo nominato in un documento del 1229, nel pieno della lunga lotta tra il papato e l’imperatore Federico II. Il Comune di Fermo viene a patti con i nobili del contado che si impegnano a stringere alleanza se minacciati da qualche potente signoria, tra i vari feudatari che sottoscrivono il patto con i fermani figurano anche i Signori di Monte Vidon Corrado.

Nell’anno 1300 il nostro castello si sottomette alla giurisdizione della città fermana. Dopo l’assoggettamento il governo del paese viene adeguato al modello politico amministrativo in vigore presso tutti gli altri comuni sudditi di Fermo.

Nel mese di agosto del 1398, Conte da Carrara insieme a Corrado, Prospero e Francesco da Carrara, entrano nella Marca al seguito di oltre 4000 cavalieri e prendono con le armi Monte Vidon Corrado. Nel medesimo giorno però gli uomini del castello si rivolgono a Marino da Santa Vittoria, capitano al servizio della Chiesa, che, con una rapida azione condotta dalla sua brigata, restituisce al comune di Fermo il possesso del castello.

 

Nell’ambito delle aspre lotte che coinvolgono la Marca di Ancona nel corso del XV secolo, sappiamo come nel 1413 i Malatesta intraprendono una grossa offensiva di conquista che permette loro di occupare rapidamente diversi castelli dell’area fermana tra i quali anche Monte Vidon Corrado.

Il dominio dei Malatesta si protrae fino al 1416 anno in cui Ludovico Migliorati, Signore di Fermo recupera Monte Vidon Corrado insieme a Mogliano, Falerone, Massa e Montappone.

Dal secolo XVI fino al 1860 Monte Vidon Corrado è stabilmente sotto il dominio dell’ amministrazione pontificia, facente parte della Delegazione Apostolica di Fermo.

 

Storia a cura di Fabio Sileoni

Passeggiando per Monte Vidon Corrado

 

Perché salire a Monte Vidon Corrado? Per passeggiare nelle stradine silenziose tra le antiche mura in cotto, visitare il delizioso centro storico dove ogni casa ha variopinti fiori sui balconi: domina la facciata settecentesca della parrocchiale di San Vito. Passando davanti al palazzotto quattrocentesco con decorazioni in cotto e arco ogivale senese, si giunge alla piazzetta del comune, su cui si affaccia la dimora del grande artista del ‘900 Osvaldo Licini. È una casa padronale settecentesca, strutturata su tre livelli, dove Licini – dopo gli anni degli studi accademici a Bologna e a Firenze, dopo il soggiorno parigino – ha scelto di vivere insieme alla moglie svedese Nanny. Entrando nelle stanze  si respira la dimensione esistenziale dell’artista, insignito del Gran Premio della Biennale nel 1958, anno della sua morte. Dalle finestre si può ammirare il suggestivo paesaggio con le colline che da una parte digradano al mare e dall’altra salgono verso il profilo ondulato dei Sibillini: sopra lo spazio cosmico, dove sembra di veder fluttuare le ammiccanti Amalassunte, gli arditi Angeli Ribelli, i curiosi Olandesi Volanti e tutte quelle fantastiche creature “erranti, erotiche, eretiche” come il genio che le ha ideate. Sempre in piazza Osvaldo Licini si trova il Centro Studi a lui dedicato, con una ventennale attività di ricerca ed espositiva a suo attivo: in esposizione permanente foto, lettere, la raccolta di sessantatre carte liciniane con disegni, scritti e poesie che coprono tutte le fasi della sua produzione artistica; alcune sono realizzate su carta intestata del Comune e risalgono al decennio 1946-1956 in cui Licini è stato sindaco del suo paese.

 

Scendendo attraverso il piccolo sottoportico denominato “Galleria dell’Arte” si giunge al parco pittorico, che nella bella stagione si tinge di fiori e piante con i colori della tavolozza liciniana. La passeggiata intorno al centro storico offre incantevoli scorci panoramici sui borghi limitrofi e fino al lontano orizzonte montano.

Ma Monte Vidon Corrado non è solo arte, storia, paesaggio: insieme a Falerone, Massa Fermana e Montappone fa parte dello storico distretto della paglia, che ha radici settecentesche. Gran parte della popolazione era impiegata nell’intero ciclo di produzione, dalla raccolta alla lavorazione delle trecce, alla realizzazione dei cappelli fino alla vendita nelle fiere e nei mercati. Attualmente il paese è specializzato nella realizzazione di accessori moda e di minuterie metalliche.

Passato e presente, cultura e tradizioni, sapori genuini, grande senso di ospitalità…una visita a Monte Vidon Corrado per trascorrere ore piacevoli in un luogo in cui la natura e la sensibilità dell’uomo hanno creato un’armonica stratificazione storica.

 

 

Da vedere e visitare

 

Parco Pittorico Osvaldo Licini – Mini percorso floreale adiacente alla casa natale del Maestro Osvaldo Licini.

 

 

PERSONAGGI ILLUSTRI

 

Osvaldo Licini - Pittore ed artista a tutto tondo.

 

 

MANIFESTAZIONI

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Tipicità

Al momento non vi sono schede di riferimento.

 

 

Monte Vidon Corrado  -  Regione Marche  -  Provincia di Fermo
Coordinate 43° 7' 18.73''  N.   -   13° 29' 5.35''  E.
Altitudine 429 mt s.l.m.

 

 

Si ringrazia l'amministrazione comunale di Monte Vidon Corrado per la concessione del materiale e l'apporto fornito
alla realizzazione delle pagine.

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