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  Itinerari della fede

“Fermo Mia” il primo portale D.o.c.
di Fermo e del territorio fermano.

 

Nel portale “Fermo Mia” troverete tantissime peculiarità storiche della città di Fermo e di tutto il fermano, la Fermo artistica, la Fermo culturale, la Fermo storica, la Fermo nascosta, la Fermo che non si conosce.

a cura di Piero Evandri

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Comune di Monte San Pietrangeli

 

Complesso Francescano - Secoli XVI - XVII - XVIII

 

La struttura, originariamente dedicata a San Pietro, venne edificata dai monaci benedettini di Ferentillo, con ogni probabilità sul finire dell'XI° secolo. Nel 1270, l'intero complesso fu ceduto ad una comunità di frati francescani, che lo intitolò al fondatore dell'Ordine.
Nel 1536, i Fermani ne demolirono una porzione per costruire una rocca, che peraltro sarà rasa al suolo pochi mesi più tardi dagli abitanti del castello.

La chiesa venne ricostruita dopo qualche decennio e consacrata nel 1572 dal futuro Papa Sisto V°, come attestato dall'iscrizione che sormonta l'arco trionfale dell'abside. Nel 1792, il tempio ha subito consistenti rimaneggiamenti che hanno riguardato il rialzamento del tetto e la riduzione delle navate da tre ad una.

L'interno, in stile neoclassico, custodisce un buon numero di dipinti, in gran parte risalenti al periodo settecentesco. La zona absidale si segnala per l'interessante coro settecentesco in noce, al di sopra del quale campeggia un pregevole polittico suddiviso in due livelli di cinque compartimenti ciascuno. L'opera, ascrivibile alla seconda metà del '400 è stata attribuita a Giuliano da Fano (Giuliano Presutti) della scuola del Perugino.

 

Al di sopra dell'ingresso si dispongono l'interessante cantoria e il pregevole organo realizzato dal veneziano Gaetano Callido, presumibilmente sul finire del Settecento. La cassa lignea, sormontata dallo stemma dell'Ordine Francescano, è impreziosita da numerosi intagli dorati che riproducono strumenti musicali.

Di un certo interesse è anche il chiostro, percorso su due lati da un porticato con volte a crociera e pilastrini quadrangolari in laterizio. Un iscrizione, murata a ridosso dello scalone che sale al primo piano dell'ex convento, reca incisa la data del 1680.

In questo periodo, il complesso fu sottoposto a consistenti lavori di rinnovamento che, oltre al chiostro, riguardarono anche l'imponente torre campanaria, oggi culminante in un elegante cupolino dal tamburo ottagonale.

Nonostante i rimaneggiamenti di gusto barocco, apportati nel 1683 dall'architetto Rosato Rosati di Montalto (iscrizione murata nella parte alta del campanile), quest'ultima evidenzia ancora oggi elementi architettonici di matrice medioevale.

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