I Gonfalonieri di Contrada

I Gonfalonieri di Contrada.

Tra le tante manifestazioni che si tengono a Fermo in occasione dei festeggiamenti in onore dell’Assunta, Patrona della Città, vi è la cerimonia della consegna dei gonfaloni ai rispettivi Gonfalonieri di Contrada che a Fermo erano sei, eletti uno per ciascuna delle sei contrada in cui era divisa la Città. Rimanevano in carica per due mesi ed avevano il compito di difendere l’intera comunità esponendo davanti alla loro abitazione, in caso di turbolenze o di pericolo, il loro vessillo, quale segnale convenuto per radunare un certo numero di armati della rispettiva contrada. Poi il Gonfaloniere prendeva il comando di questo piccolo esercito e reprimeva il tumulto oppure si recava presso la residenza dei Priori o del Gonfaloniere di Giustizia per mettersi sotto il loro comando.

I Gonfalonieri partecipavano anche al tradizionale corteo della Cavalcata dell’Assunta sfilando a due a due, secondo un ordine prestabilito rimasto immutato fino al 1759, quando tale carica fu soppressa da papa Clemente XIII e la difesa della città fu affidata ad organismi più moderni.

Apriva il gruppo il Gonfaloniere della contrada Castello insieme a Pila, seguiva San Martino con Fiorenza, poi San Bartolomeo con Campolege, ognuno preceduto da un Alfiere che portava il rispettivo gonfalone.

I Gonfalonieri di Contrada erano persone appartenenti ad un ceto sociale elevato, forse nell’antichità erano dei milites, trasferitisi a Fermo dai castelli del contado e residenti in una delle tante case a torre, da dove si dominava l’intera contrada.

© Testi di Filippo Andrenacci
-   (Autore del libro “La Festa di Santa Maria dal medioevo ai nostri giorni”).
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© www.fermomia.it - Il portale "Fermo Mia" ringrazia lo studioso Ing. Fillippo Andrenacci per la collaborazione offerta nella realizzazione di questa pagina.


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Foto - Pubblicazione Autorizzata - Cavalcata dell'Assunta Fermo

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